Il bergamotto protagonista al convegno dei cardiologi

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Bella e buona novità nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, prima causa di mortalità a livello mondiale. È il bergamotto, agrume che “si caratterizza per l’elevata concentrazione di ben 350 polifenoli dalle proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e vaso-protettive – come ha spiegato il professor Vincenzo Montemurro, componente del consiglio direttivo della Società Italiana di Cardiologia (Sic) a margine del convegno nazionale Sic (Roma, 16-19 dicembre).

“Nel succo fresco di bergamotto due polifenoli in particolare, l’esperetina e la naringenina, agiscono sulla sintesi del colesterolo, riducendone i livelli ematici. Alcuni studi effettuati dal dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria, diretta dal prof Giovanni Sindona, hanno evidenziato come questi due polifenoli presenti nel succo fresco di bergamotto abbiano una struttura analoga al substrato dell’enzima HMG-CoA reduttasi epatica e abbiano la capacità di inibirlo, comportandosi come vere e proprie statine, grazie al cosiddetto effetto ‘statin-like’”.

Una scoperta interessante che si affianca alle altre proprietà già note del bergamotto, ossia la capacità di inibire la sintesi epatica dei trigliceridi, dimostrata da alcuni studi in vitro, e quella di incrementare l’attività dell’enzima AMP-chinasi (AMPK), abbassando la glicemia. Benefici che fanno di quest’agrume mediterraneo un vero e proprio superfood tutto made in Italy.

I cardiologi presenti al convegno nazionale della Sic hanno modo di gustare la bontà del bergamotto grazie a Citrus, prima azienda italiana a commercializzare il prodotto fresco non trattato nella distribuzione moderna, comunicando – attraverso messaggi emozionali e informativi in etichetta – i benefici per la salute di questo prestigioso agrume raccolto lungo la costa ionica della Calabria, nella zona vocata da secoli alla sua coltivazione. A produrlo sono i coltivatori del consorzio Unionberg: “Riteniamo il progetto Cirtus un’opportunità di sviluppo per il territorio reggino – afferma il presidente del consorzio di tutela e della Op Unionberg, Ezio Pizzi – se il consumo del bergamotto fresco prenderà piede gli agricoltori calabresi sono pronti a incrementare le aree dedicate. Inoltre, la base logistica di Citrus di Cesena consente di rispondere in modo rapido alle esigenze di fornitura della grande distribuzione e garantisce un’ulteriore selezione del prodotto”.

Il bergamotto fresco “Citrus l’Orto Italiano”, disponibile nei punti vendita delle principali catene distributive, si presta a molteplici utilizzi: diluito con acqua per una pausa rigenerante o unito al succo di un’arancia per una bevanda all’insegna del benessere. La buccia grattugiata può essere, inoltre, impiegata in cucina per profumare risotti, secondi di pesce e dolci.

“Il nostro obiettivo – sottolinea Marianna Palella, amministratore delegato di Citrus  – è quello di far diventare il consumatore protagonista di una scelta che unisce qualità, sostenibilità ed etica del lavoro. In concreto, chi acquista i nostri prodotti dà anche un contributo alla ricerca scientifica. Citrus destina, infatti, parte del ricavato delle vendite alla Fondazione Umberto Veronesi, di cui quest’anno finanzierà due borse di studio assegnate a giovani ricercatori”.

 

Comparso online su ItalFruit.net, 19 Dicembre 2016 

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